martedì 19 marzo 2019

Ti vorrei ancora accanto a me, mamma!


Eccomi di nuovo qui, in questo luogo virtuale che mi appare così estraneo e freddo, ma da qualche parte dovrò pure cominciare a ridare un senso a ciò che non ha un senso.

La morte è un affare da vivi.
Non ricordo più chi scrisse queste parole, forse fu un filosofo famoso, forse un disperato qualsiasi.
Scusate la mia assenza dal blog, ma ho avuto un lutto come vi scrissi.

Ho perso mia madre, e il mio cuore è lacerato.
Cose della vita, direte voi, cose che capitano.
Sì, avete ragione, è il grande cerchio della vita che si chiude per ricominciare un altro giro.
Ciò non toglie che questo pensiero non consola, non leva il dolore profondo e lacerante che mi strazia.
Chi mi guiderà adesso, quando sarò insicura?
Chi mi abbraccerà?
Chi asciugherà le mie lacrime, quando sarò triste?
Chi riderà con me?
Nessuno, dovrò andare avanti da sola come fa ogni figlio quando perde sua madre.

E al dolore si unisce la rabbia.
Rabbia per tutti quelli che vogliono vedermi sorridere, che vogliono sentirsi dire che sto meglio e che passerà, che non accettano che io desideri vivere questa perdita fino in fondo, che continuano a parlare senza capire che non mi interessa niente di quello che dicono perché è inutile, superfluo, perché in questi momenti ci vorrebbe del rispettoso silenzio.
Rabbia perché un funerale è una cosa assurda, ha costi esorbitanti, sembra che del morto in questione agli addetti delle pompe funebri non interessi niente (ma dei soldi invece sì).
Rabbia perché non mi importa niente della lapide, della foto, della scritta o dei fiori.
Rabbia perché ho perso mia madre e ora non so più che fare.

Madre, mia madre
dove sei nel lontano?
dove ti sei perduta dopo la morte,
che più non mi mandi la tua immagine,
e deserti sono i miei sogni,
ma meno della mia vita?
Io sto quaggiù lo vedi in quale pericolo:
strani mostri mi fanno le cacce,
girano intorno intorno alla poca rupe.

Madre, se esisti ancora
in qualche punto dell’universo
nata alla bontà indivisa
da cui ti staccasti nel nascere,
fammi sentire
diminuita la mia solitudine,
schiariscimi gli occhi,
che io giunga a rivederti
nell’alto del tuo sereno,
e smetta di scorgere
al tuo posto le ambigue
larve che ti nascondono
al figlio.
(Grido alla madre, di Giorgio Vigolo)

Ringrazio tutti voi per i pensieri che mi avete dedicato,
appena mi sarà possibile passerò a trovarvi.



14 commenti:

Mirtillo14 ha detto...

Cosa dirti ? Questa mattina c'è stato il funerale di mio padre !! Capisco perciò benissimo ciò che provi. Io ho seguito mio padre negli ultimi mesi del suo cammino. Ha sofferto molto e noi con lui.
Il mio unico conforto è la certezza di avere fatto tutto ciò che potevo per dargli sollievo e di essergli stata vicina fino all'ultimo.
Mia madre è morta 13 anni fa e la sensazione di smarrimento che hai provato tu, l'ho provata anch'io. Tredici anni fa come oggi. Perchè i nostri genitori sono sempre un punto di riferimento, un porto sicuro dove arrivare.
Non so cosa dirti, non è facile, ci vuole tempo. Il tempo è l'unico rimedio che permette di rielaborare il lutto e di trovare un pò di pace. Un abbraccio.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Esprimo il mio cordoglio.
Un forte abbraccio.

Gus O. ha detto...

La morte arriva, non bussa nemmeno e fa il suo sporco lavoro. Comprendo il tuo dolore.
Coraggio.
Abbraccio.

sinforosa c ha detto...

Cara Elettra, mi dispiace tanto per la morte della tua mamma, condoglianze vivissime. Una mamma non dovrebbe mai morire e invece! Ho appena detto a Mirtillo, che ha perso il suo papà, che ci vorrà tempo, tento tempo, prima di sentire di nuovo la sua carezza, la sua risata, la sua voce, è difficile, è terribile ma, credimi, lei ti è accanto, più di prima, ci vorrà tempo ma poi la risentirai. Un abbraccio grande e una preghiera.
sinforosa

Luigi ha detto...

non sapevo di tua madre: mi dispiace.
Sono sicuro che dal cielo ti aiuterà ancora di più
Un abbraccio forte forte

Lucrezia Ruggeri ha detto...

Elettra mi dispiace tantissimo.
Io e Penny ti abbracciamo forte forte.

Semplicemente Donna ha detto...

Cara e dolce Elettra , non ci sono parole per lenire il dolore che trafigge il Cuore dentro per la perdita della mamma ...
Si può solo sperare che la forza non abbandoni la mente ,e che piano ma molto piano , o forse mai ci si riprende da questa inconsolabile mancanza .. ma la tua mamma è sempre a te vicina per darti coraggio, forza , per farti vivere e superare questo momento tristissimo.
Ti sono vicina e ti abbraccio stretta.

Rosy

Francesca A. Vanni ha detto...

Non ci sono parole per un momento così difficile e doloroso come questo, e se ci sono fanno ben poco.
Prenditi tempo, e piangi tutte le lacrime che vorrai piangere.
Ti abbraccio forte.

Farfalla Legger@ ha detto...

Cara, prenditi tutto il tempo che ti serve per accettare questa dipartita. So cosa significa perdere una madre, ma ella è sempre lì con te, lei ti vede, ti parla, ti accarezza. Non è perduta dopo la morte, come dice la poesia.
Abbraccio siempre per te con tutto il mio cuore. <3

Morgana Lefay ha detto...

Cara Elettra, mi dispiace tanto per la tua perdita. Ti sono vicina e ti abbraccio forte.
Morgana!

Melinda Santilli ha detto...

Mi dispiace infinitamente per la tua incolmabile perdita.
Posso solo dirti che virtualmente ti sono vicina.

Olivia Hessen ha detto...

Elettra sto soffrendo per te, non voglio nemmeno immaginare quanto deve essere difficile questo momento.
Però ricorda che tua madre vive ancora in te, ti è sempre vicina.
Non ti lascerà mai davvero sola.
Torna quando vuoi, io ti aspetto.

Semplicemente Donna ha detto...

Un abbraccio cara Elettra con affetto , perdona se ogni tanto passo e ti lascio il mio saluto .
"L' Amore incondizionato
della Mamma , nulla e
nessuno potrà portarlo
via , nemmeno la morte."

Rosy

Elettra R. ha detto...

Grazie a tutti voi per essermi stati vicino.
Un abbraccio.