lunedì 3 settembre 2018

Io confesso!!!

Ebbene sì, anche io sono stata una di quelle che hanno sofferto di dipendenza da social media.
È iniziato ai tempi dell’università, perché il mio ateneo aveva una pagina fb e quindi mi ero dovuta iscrivere per non perdere tutte le notizie o i cambiamenti delle lezioni, poi la cosa si è decisamente ingigantita quando da fb sono passata a instagram, pinterest e persino tumblr.
Stando connessa ai social mi sembrava di essere in qualche modo più visibile, mi sentivo euforica.
Questo stato di cose, però, è durato qualche mese.

Poi sono iniziate le rotture di palle a non finire.
Richiesta di amicizia di gente sconosciuta che si incazzava se veniva rifiutata, notifiche ogni cinque minuti, pubblicità indesiderate a non finire, chat che si aprivano a sorpresa e troppa, troppa invadenza accompagnata ad una buona dose di maleducazione che è qualcosa che davvero non riesco a sopportare.

Quello che prima sembrava un parco delle meraviglie era diventato un’arena fatta di utenti pronti a tutto per dominare la scena, gente malata di protagonismo e con un insano desiderio di rompere il caxxo alle altre persone.
Per non parlare del tempo: la mia vita era in gran parte assorbita dai social.
Poi un giorno Sara mi ha chiesto se ne valeva veramente la pena, se tutto quel perdere tempo e farsi il fegato amaro per degli emeriti sconosciuti era in fin dei conti davvero necessario per stare bene.

Così ci ho riflettuto sopra e ho deciso che non era assolutamente necessario.
Che senso aveva perdere tempo, discutere, litigare, essere continuamente infastiditi solo per avere più visibilità nel mondo dei social?
Nessuno.
Ho chiuso quindi i miei account e mi sono trasferita nella blogsfera, dove mi sono subito sentita a mio agio perché il blog è un angolo tutto mio che posso gestire come voglio senza angosce né pressioni, dove posso decidere io con chi e quando interagire.

Perderò i miei quindici minuti di celebrità?
Certo, poco ma sicuro, ma sinceramente non me ne frega niente.
Meglio avere un piccolo spazio tutto mio senza tanti pensieri che essere di nuovo risucchiata nel vortice dei social.



15 commenti:

Morgana Lefay ha detto...

Se ci si lascia fagocitare dai social (in particolare da fb) non si vive più. Essendo io una tipa poco social non mi ci sono mai approcciata, non fanno per me, non ho la smania di protagonismo di chi li frequenta e ho notato che la piaga della "primadonna" sta prendendo piede anche nei blog.
Bye bye :-)

Anke Agata Russo ha detto...

Ciao Elettra, mi chiamo Anke e ti ho scoperta attraverso il blog di Lucrezia.
Beh, che dire?
Io mi sono aperta un blog per stare tranquilla, la confusione di fb e altri social non fa per me.
Poi c'è anche la gente che si svende per qualche follower... meglio lasciar perdere!
Alla prossima.

sinforosa c ha detto...

Saggia decisione Elettra.
sinforosa

Lucrezia Ruggeri ha detto...

Quello dei social è un discorso sempre controverso, secondo me c'è troppa gente che si aliena lì perché non è capace di vivere fuori.
Io ho il blog e i profili social per segnalare i miei libri, ma poi basta altrimenti non vivo più!

Elettra R. ha detto...

@Morgana
Fidati, non ti sei persa niente e hai ragione ci sono dei blogger che si comportano da divi del cinema e delle blogger che fanno le profumiere con i "morti di figa", patetici.
Bye :-)

Elettra R. ha detto...

@Anke
Ciao e benvenuta :-)
Di persone che si svendono per qualche follower in più ce ne sono anche tra i blogger, recentemente ho avuto a che fare con uno di questi personaggi.
Ci rileggiamo!

Elettra R. ha detto...

@sinforosa
Per me è stata la decisione giusta, non è il genere di palcoscenico che voglio.
Ciao :-)

Elettra R. ha detto...

@Lucrezia
Non è una questione di incapacità di vivere nella vita reale ma piuttosto di non avere la stessa visibilità che hanno nei social. Ci sono certi soggetti che nel mondo dei social e anche della blogsfera si atteggiano come dei veri "kapò", loro decidono chi deve esserci e chi no e questo è il comportamento del branco che tengono solo nel mondo del web perché godono di una certa "immunità" datagli dalla protezione di uno schermo (i vigliacchi fanno questo), se si comportassero così nelle vita reale, prima o poi incapperebbero in qualcuno capace di dargli tanti calci in culo da ridimensionarli.
Ciao!

Eros Evose ha detto...

Io sto iniziando ora a uscirne, dopo anni. Ho disinstallato dal telefono poche settimane fa Facebook e Instagram, e ora va molto più veloce. Così come il mio cervello: trovo che i social mi appesantissero la testa. Se devo accedervi lo faccio ogni tanto col PC o col tablet.
A spingermi ancor di più in questa direzione è stato il recente articolo "Vittime della rivoluzione digitale" (la prima parte) sul blog DIEGOZILLA. Ti consiglio di leggerlo: ha dei toni leggermente catastrofici, ma mi ha offerto degli spunti di riflessione notevoli.
In generale temo anche di passare troppo tempo a usare il cellulare, però avendo una relazione a distanza è una situazione necessaria per me.
Spero di riuscire a migliorare e mantenere questo andamento (nei momenti di vuoto totale mi viene ancora l'istinto di prendere il cellulare e aggiornare i feed di FB e Insta), dato che è iniziato da poco.

Francesca A. Vanni ha detto...

Per fortuna, come ho scritto nel mio saggio "La mia fuga da Facebook", si può vivere bene senza dipendere dal mondo virtuale.
Il problema però si estende anche a chi invece vuole a tutti costi imperare e rende agli altri la vita impossibile.
Una cura ancora non ce l'ho, a parte quella parolina con la "effe".

Elettra R. ha detto...

@Eros Evose
Resisti, non farti attirare dal "canto ammaliatore" di fb (ricorda Ulisse con le sirene). Ho letto l'articolo "Vittime della rivoluzione digitale" sul blog di DIEGOZILLA e non posso non dargli ragione, altro che toni catastrofici. Vedo le mie colleghe di lavoro sempre con i cellulari in mano (non dovrebbero usarlo durante le ore di lavoro) a navigare in rete e tra i vari social, sempre eternamente connesse e ho riscontrato questo comportamento anche tra i blogger: gente che è in vacanza e posta foto, lascia commenti... neppure in vacanza riescono a staccarsi dal web.
Per quanto riguarda l'uso eccessivo del cellulare, nel tuo caso è gioco forza dal momento che hai una relazione a distanza, non puoi fare diversamente.

Elettra R. ha detto...

@Francesca
Davvero hai scritto un saggio su questo argomento? Lo cercherò. Gli scassa caxxi li trovi ovunque, sono come la gramigna non si posso estirpare e i vaffa non sempre servono.

Francesca A. Vanni ha detto...

Grazie per l'interesse.
Se vai sul mio sito o sul blog troverai tutte le informazioni sul libro.

Maria Diletta Veluti ha detto...

Ciao Elettra!
Non puoi immaginare quanta gioia mi dia il tuo post,poiché anche io sono una ragazza anti-social!
Precedentemente ero molto attiva su Facebook e Instagram, mi piaceva condividere i miei pensieri e le mie foto, ma con il passare del tempo ho notato quanto la mia sfera privata fosse come esposta in una vetrina.
All'inizio era un gioco, un passatempo, ma con il proseguire del tempo ho incominciato a soffrire, poiché paragonavo la mia vita a quella degli altri, trascorrevo molto tempo ad osservare lo schermo del telefono ed a cercare i vari gossip.
In seguito ho compreso quanto il tutto fosse futile, frivolo e penoso, quindi, una mattina di due anni fa precisi ho rimosso Facebook ed Instagram.
All'inizio avevo il vizio di prendere in mano il cellulare per aprire le app e questo mi ha sconvolta, era un vero vizio!
La circostanza che più mi ha fatto ridere sono stati i mille messaggi degli amici con scritto "Non sei più sui social? Tutto bene? È successo qualcosa?", come se il non avere un account equivalesse a chissà quale malessere fisico o psichico.
Un annetto dopo ho aperto il blog e sono davvero felice del mio piccolo angolo di web, seppur, anche qui, la mia presenza nei social a volte mi impedisce di partecipare a concorsi o giveaway, ed è snervante.
Tanta stima per te e per il messaggio che hai lanciato!

Elettra R. ha detto...

@Diletta
Il tuo commento ha avvalorato il mio pensiero, io, tu e tanti altri non possiamo "esistere" solo se la nostra vita la condividiamo sui social, e quindi diventa condivisibile anche con non sa niente di noi, è svilente, come persona non esisti se non c'è qualcuno che in quel momento ti osserva.
Hai preso la decisione giusta e continua su questa strada,la vita va vissuta attivamente e non passivamente, è anche questi concorsi, give away li trovo una cosa forzata.
Tanta stima anche a te che hai deciso di andare controcorrente!